In regata attorno al mondo non c’è solo The Ocean Race, ovvero il giro del mondo in equipaggio, che con diverse denominazioni ha raggiunto il mezzo secolo di vita. I concorrenti in gara sono partiti da Città del Capo e stanno affrontando la tappa più lunga della storia, oltre 23 mila chilometri, dal Sudafrica al Brasile. Team Holcim guida il gruppo negli Oceani del Sud puntando verso Capo Horn, l’ultimo dei tre capi e punto leggendario fra mitologia e marineria. Ma mentre questi uomini e donne sono alle prese con il mare più pericoloso ci sono molti altri velisti impegnati in altri “giri”. Sì, perché il giro del mondo in barca a vela, sia fatto in equipaggio, in solitario, no-stop o a tappe resta l’ultima grande avventura e non solo della vela. E così, mentre The Ocean Race corrono verso Capo Horn i concorrenti del Globe 40 stanno per terminare la loro fatica. Giro ideato da Manfred Ramspacher il Globe 40 ha preso il via l’11 giugno 2022, a Tangeri, in Marocco. Da qui, il 26 giugno, è avvenuta la partenza definitiva per le 8 tappe del percorso da Capo Verde, Mauritius, Auckland, Papeete, Hushuaia, Recife, Grenada e infine rientro a Lorient. Nelle intenzioni doveva raccogliere molti protagonisti della flotta dei Class 40 (sono 78 quelli censiti), ma alla fine hanno risposto soltanto in sette. E tra questi Milai, la barca del giapponese Masa Suzuki, che in alcune tappe ha avuto come co-skipper Alberto Fantini. La regata ha visto fin dalle prime battute il duello tra Milai, l’equipaggio olandese di Sech Hayai e quello statunitense di Amhas. Con Milai, primo in classifica e a Capo Horn ma che, subito dopo il Capo ha urtato un container alla deriva ed è stato costretto al ritiro, Amhas è salito al comando prima del via dell’ultima tappa. E, all’ultimo rilevamento sempre Amhas guida il gruppetto a poco più di 200 miglia dalle Azzorre.
Emilio Martinelli